La Corte di Cassazione, con la decisione n. 20130/2020, mette fine alla pratica delle doppie residenze (fittizie) nella casa di montagna o al mare, stabilendo che per ottenere l’esenzione dal pagamento dell’Imu su un immobile, questo deve essere sia luogo di residenza che quello di dimora abituale per il contribuente e tutto il suo nucleo familiare.
Anche il coniuge dunque deve risultare abitante allo stesso indirizzo. I Comuni ora possono avviare un accertamento fiscale con la possibilità di recuperare l’Imu non pagata fino a cinque anni prima.
La Cassazione ha chiarito anche che quando i due coniugi dichiarano una residenza diversa, non può essere considerata abitazione principale né la prima né la seconda casa: dunque le imposte vanno versate per entrambi gli immobili.