La Corte ha stabilito che una disposizione di un contratto collettivo che prevede la retribuzione degli straordinari per il superamento dell'orario di lavoro regolare di un dipendente a tempo pieno, a prescindere dall'orario di lavoro del singolo, è discriminatoria a danno dei dipendenti a tempo parziale e quindi nulla. Nell'azienda in questione vigeva un orario di lavoro standard di 8 ore. Il dipendente a tempo pieno che ha lavorato più del suo orario di lavoro standard di 8 ore ha ricevuto una gratifica per gli straordinari. Il dipendente part-time che ha lavorato più del suo orario standard di (ad esempio) 4 ore non ha ricevuto un supplemento. Poiché non vi era alcuna ragione oggettiva per questo, la discriminazione era evidente.