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La giurisdizione internazionale attraverso la sottomissione spontanea

Diritto del lavoro

La giurisdizione internazionale attraverso la sottomissione spontanea

I rapporti di lavoro del Gruppo Ryanair portano spesso a decisioni interessanti. Un pilota residente in Germania, che formalmente aveva un rapporto di lavoro con una società del gruppo maltese, ha intentato un'azione contro il suo licenziamento presso un tribunale del lavoro tedesco. Questo caso ha indotto la Corte federale del lavoro a stabilire che il motivo di contestazione, che può stabilire la giurisdizione internazionale dei tribunali tedeschi, deve essere sollevato al più tardi nella prima dichiarazione del convenuto. Inoltre, deve essere ripetuta immediatamente nel procedimento di appello (BAG del 29 maggio 2024, 2 AZR 313/22)

Il riferimento della Corte federale del lavoro ci dà a sua volta motivo di mettere in guardia i colleghi più giovani da un "trucco” (o di consigliarlo) che può giustificare la giurisdizione internazionale e nel quale possono cadere i colleghi inesperti in campo internazionale:

Se un debitore ha beni nell'Unione Europea (ad esempio, crediti di clienti), ma allo stesso tempo non ha un foro competente nell'UE (ad esempio, una società cinese), può avere senso citarlo comunque in Germania. Se si tiene un'udienza orale, il creditore non compare. Se l'opponente (nell'esempio il rappresentant  autorizzato della società cinese) è contento di questo e anche un po' sprovveduto, chiederà una sentenza di contumacia, che verrà ugualmente pronunciata. In questo modo si raggiunge l'obiettivo della giurisdizione tedesca: la sentenza contumaciale è il cavallo di Troia per la giurisdizione tedesca.

Anche il secondo insegnamento della sentenza della Corte federale del lavoro è noto: se entrambe le parti negoziano sulla base di un determinato ordinamento giuridico durante la controversia legale e vi fanno riferimento, si può successivamente ipotizzare una scelta di legge che modifica l'effettivo statuto contrattuale (ossia la legge nazionale applicabile). Nei procedimenti relativi alla cessazione di un rapporto di lavoro, ad esempio, il diritto tedesco è generalmente più favorevole ai datori di lavoro rispetto al diritto italiano. Gli avvocati che rappresentano i lavoratori italiani fanno un torto alla loro parte se poi accettano il diritto tedesco.