L'Italia ha fallito nel compito di proteggere i residenti del triangolo Napoli/Caserta/Nola dalle conseguenze sanitarie dell'incenerimento illegale dei rifiuti ed è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell'uomo a istituire un meccanismo di monitoraggio indipendente e una piattaforma per informare l'opinione pubblica (sentenza del 30 gennaio 2025, ricorso 51567/14).
Lo Stato italiano si è difeso sostenendo di aver già adottato molte misure per proteggere la popolazione; per la Corte non erano sufficienti e, in particolare, il numero di procedimenti conclusisi con condanna penale (solo 7 condanne!) non dimostrava un particolare rigore da parte delle autorità.
