L’avvocato in questione non ha gradito la situazione e ha ottenuto una condanna per ingiuria, contro la quale la donna si è difesa presentando ricorso costituzionale, sostenendo che era stato violato il suo diritto fondamentale alla libertà di espressione. In Germania, a differenza dell’Italia, chiunque abbia esperito i normali rimedi giurisdizionali e ritenga che sia stato violato un proprio diritto fondamentale ha la facoltà di adire direttamente la Corte Costituzionale.
La Corte Costituzionale non ha accettato il ricorso per motivi formali, ma non si è trattenuta dal descrivere le decisioni prese a sfavore della ricorrente come errate.
A parere della Corte Costituzionale, i giudici avevano "perso di vista” il fatto che nella "lotta per la giustizia” è generalmente consentito "usare anche espressioni particolarmente forti e incisive per sottolineare posizioni giuridiche e problematiche”. Questo aspetto non sarebbe stato preso sufficientemente in considerazione nell’esame dell’ingiuria.