Con la recente legge n.118/2022 sono state introdotte rilevanti integrazioni alla legge in materia di abuso di dipendenza economica (legge n. 192/1998) che entreranno in vigore dal 31 ottobre 2022.
La normativa in questione vieta l’abuso dello stato di dipendenza economica nel quale si trovi un’impresa cliente o fornitrice. In linea di massima tale situazione sussiste qualora un’impresa sia in grado di imporre ad un partner contrattuale un eccessivo squilibrio di diritti e obblighi.
Tra le più rilevanti novità introdotte vi è la presunzione relativa di dipendenza economica nel caso in cui un’impresa utilizzi i servizi di intermediazione forniti da una piattaforma digitale che ha un ruolo determinante per raggiungere gli utenti finali o i fornitori. In tali ipotesi i gestori delle piattaforme digitali dovranno superare tale presunzione e dimostrare l’assenza di una dipendenza economica, mentre il principio generale – tuttora applicabile al dì fuori del campo di applicazione di tale norma – prevede che l’onere della prova spetti al contraente che si duole della dipendenza economica. Tale presunzione in favore del contraente non è ad esempio prevista in Germania. Nell’ordinamento tedesco la disciplina dell’abuso di dipendenza economica è regolata nella legge antitrust (§ 20 Gesetz gegen Wettbewerbsbeschränkungen, anche GWB), normativa che è stata recentemente novellata allo scopo di adattarla alle piattaforme digitali (GWB-Digitalisierungsgesetz). Si ricorda inoltre che in ambito legislativo europeo trova applicazione il Regolamento UE 2019/1150 (Regolamento P2B) che si prefigge lo scopo di limitare il crescente squilibrio contrattuale tra piattaforme online ed utenti commerciali.
Per ultimo, la legge è intervenuta su una questione processuale, già oggetto di pronunce giurisprudenziali contrastanti, sancendo espressamente la competenza in materia delle sezioni specializzate in materia di impresa.