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Veicolo sottratto in Italia e recuperato in Germania - Il nostro cliente lotta con successo per riottenere la sua proprietà

Veicolo sottratto in Italia e recuperato in Germania - Il nostro cliente lotta con successo per riottenere la sua proprietà

In un caso transfrontaliero di appropriazione indebita di veicolo, una vettura di alto valore, sottratta lo scorso anno in Italia, era stata ritrovata in Germania. Il proprietario, una società con sede in Italia, si è rivolto al nostro studio legale per ottenere la restituzione del veicolo.

 

Il veicolo era stato regolarmente immatricolato in Italia prima di essere sottratto da un locatario e portato fuori dal paese. Solo grazie alla comunicazione delle autorità giudiziarie italiane si è appreso che il veicolo era stato sequestrato dalla polizia tedesca, apparentemente nell’ambito di un'indagine in corso.

 

In rappresentanza del nostro cliente, abbiamo chiesto alla procura competente la restituzione del veicolo. La titolarità è stata ampiamente documentata, tra l'altro con l'estratto del registro automobilistico (PRA), la carta di circolazione e la fattura originale di acquisto.

 

Tuttavia, nonostante la chiara situazione giuridica, la Procura della Repubblica competente non aveva deciso la questione della proprietà in favore del nostro cliente, ma aveva disposto abbiamo la restituzione del veicolo all’ultimo detentore. Per tale motivo abbiamo contestato la decisione della Procura chiedendo il riesame da parte del Giudice penale. Quest'ultimo correttamente riformava la decisione, stabilendo che non sussisteva alcun acquisto in buona fede del veicolo da parte del detentore. Il reclamo questa decisione veniva successivamente respinto. Di conseguenza, alla nostra cliente è stato restituito il veicolo che ha potuto quindi riportare in Italia.

 

Di particolare importanza è la valutazione giuridica dell’acquisto della proprietà. Mentre secondo il diritto tedesco, a determinate condizioni, è possibile l’acquisto in buona fede di veicoli oggetto di appropriazione indebita, il diritto civile italiano lo esclude espressamente per i veicoli immatricolati.

 

In questo caso è determinante l’articolo 43 EGBGB (legge tedesca sul diritto internazionale privato), secondo cui i diritti reali sono regolati dalla legge dello Stato in cui si trovava il bene al momento rilevante – ossia al momento del presunto acquisto - in questo caso l’Italia. Ciò significa che un acquisto in buona fede da parte di un terzo non sarebbe possibile secondo il diritto italiano.

 

Il caso dimostra ancora una volta quanto sia importante una conoscenza precisa delle norme di diritto civile internazionale, in particolare quando si tratta di valutare questioni di proprietà transfrontaliere. In qualità di studio legale internazionale, assistiamo regolarmente i nostri clienti nell'esercizio dei loro diritti anche oltre i confini nazionali e nel recupero di beni di proprietà che sono stati loro sottratti illegalmente.