Con la sentenza del 30 giugno 2022 (5 W 18/22) la Corte di Appello di Francoforte sul Meno ha preso un’importante decisione in merito all’urgenza della richiesta di emissione di un provvedimento urgente contro una delibera di ritiro delle quote sociali della GmbH [S.r.l. tedesca].
Nel caso in questione, alla ricorrente era stata ritirata la quota della GmbH dall’assemblea dei soci con i voti degli altri due soci per giusta causa. Nello stesso mese, gli altri due soci hanno trasferito le loro quote ai figli e hanno costituito congiuntamente una nuova GmbH, che forniva gli stessi servizi della vecchia GmbH. Solo circa quattro mesi dopo la ricorrente ha chiesto ai vecchi e ai nuovi soci di agire legalmente contro la nuova GmbH e ha chiesto l’emissione di un provvedimento d’urgenza, non avendo ricevuto alcuna risposta.
La Corte ha stabilito, da un lato, che l’impugnazione della delibera di ritiro non ha alcun effetto sospensivo nei confronti del ritiro stesso: gli altri soci possono quindi adottare efficaci delibere di modifica dello statuto e della struttura societaria. Inoltre, una successiva efficacia dell’azione per vizi delle delibere non comporta ex tunc la nullità delle decisioni prese nel frattempo nei confronti della società.
Pertanto, i soggetti interessati possono e devono tutelarsi da possibili danni irreversibili con un provvedimento d’urgenza. In questo caso, è necessario un motivo per la concessione del provvedimento ai sensi del § 935 ZPO [Codice di procedura civile tedesco], tenendo presente che, in caso di tempi troppo lunghi (come nel presente caso quattro mesi), non viene ritenuta sussistente l’urgenza inerente al possibile pregiudizio. In particolare, la ricorrente avrebbe potuto riconoscere già prima i potenziali rischi.