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Rispetto dei diritti umani nella distribuzione: Legge tedesca sulla due diligence dei fornitori

Rispetto dei diritti umani nella distribuzione: Legge tedesca sulla due diligence dei fornitori

Il 1° gennaio 2022 entrerà in vigore in Germania la legge sulla due diligence dei fornitori (Lieferkettensorgfaltspflichtengesetz). La legge è volta a prevenire e contrastare il lavoro minorile, il lavoro forzato, la discriminazione e gli standard di sicurezza inadeguati lungo la catena di approvvigionamento. Ogni società con più di 3.000 dipendenti deve nominare un responsabile della gestione dei rischi all’interno della società e condurre un’analisi dei rischi per identificare i rischi legati ai diritti umani e i rischi ambientali. Nella propria attività e nel caso di fornitori diretti, la società deve controllare almeno una volta all’anno se ricorre una violazione dei diritti umani o delle questioni ambientali. Non appena vengono identificati i rischi, le società devono adottare misure preventive. In tale contesto, sono introdotti obblighi di documentazione. L’Ufficio federale dell’economia e del controllo delle esportazioni monitora il rispetto della legge e può comminare multe fino a 800.000 euro.


Purtroppo, le parti lese non possono chiamare a rispondere in sede civilistica le società e i loro organi in virtù della legge. Se tale responsabilità civile fosse stata introdotta, la legge avrebbe certamente avuto una rilevanza molto maggiore e avrebbe potuto servire meglio al suo scopo.


Nel 2019 sono state respinte dal Tribunale di Dortmund le pretese risarcitorie avanzate da alcune lavoratrici pakistane operanti nel settore tessile nei confronti della società KIK per danni dovuti a misure di sicurezza inadeguate adottate dai suoi subfornitori – la fabbrica in Pakistan è bruciata. L’esito insoddisfacente del giudizio è stato uno dei fattori scatenanti della nuova legge; davvero un peccato che nulla cambierà in sede civilistica per le future vittime.